18
ottobre
Il restauro dell’ostensorio antico
IL RESTAURO DELL’OSTENSORIO: IL RECUPERO DEL PASSATO
Quando i membri della confraternita della chiesa del Purgatorio si sono rivolti a noi per il restauro dell’ostensorio in argento risalente al 1800 non sospettavano di avere tra le mani un vaso sacro di così notevole e pregevole fattura.
Il restauro di un ostensorio antico
Come riporta l’incisione alla base l’ostensorio risale al 1826. Esso è costituito dalla classica raggiera, dal fusto rappresentato da un putto sovrastante un globo dorato, una base rialzata da quattro piedini. Lo stile è quello classico della scuola napoletana.
17
ottobre
Fusioni in oro e argento di pezzi ammalorati o mancanti
FUSIONI IN ORO E ARGENTO
Le fusioni in oro e argento, sono parte integrante dei lavori di creazione e restauro.
Spesso su calici, ostensori e turiboli con elementi a tutto tondo, si verificano delle decurtazioni che in fase di restauro vanno reintegrate.
Attraverso le fusioni in oro e argento si vanno a ricreare i pezzi mancanti partendo da un disegno o da un pezzo ancora esistente.
Attraverso il medesimo procedimento, con le fusioni in oro e argento si possono creare piccoli manufatti su richiesta del cliente.
17
ottobre
Restauro ostensorio in argento di scuola barocca napoletana
RESTAURO OSTENSORIO IN ARGENTO
L’ostensorio è la sacra suppellettile e più specificamente vaso sacro, impiegato per l’esposizione del Santissimo.
Storicamente ha assunto varie forme e specie dal periodo barocco in poi ha mantenuto la bipartizione tra base e raggiera staccabile.
Taluni ostensori raggiungono dimensioni ragguardevoli e questo ne pregiudica la solidità.
RESTAURO OSTENSORIO : DA DOVE PARTIRE?
La raggiera solitamente si danneggia con il tempo e se di argento, tende ad ossidarsi. Spesso accanto alla croce del vertice, sono presenti putti o spighe che possono addirittura staccarsi.
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